Colantonio: “Domenica una festa rovinata. Ora siamo tutti in discussione, compreso il mio progetto…”
Sono giorni delicati in casa Turris. La sconfitta con il Gragnano ha lasciato il segno ed ora tutto l’ambiente è profondamente demoralizzato per uno scenario che sembrava impensabile fino a poche domeniche fa. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente Colantonio, che non nasconde la sua amarezza per gli ultimi risultati che hanno clamorosamente riaperto il discorso salvezza: “Fino a poche settimane fa sembrava tutto finito ed invece ci siamo maledettamente complicati la vita da soli. Non so cosa dire, la delusione è enorme. Domenica c’erano tutti i presupposti per raggiungere il traguardo in casa, davanti anche ad una bella cornice di pubblico, determinata dai prezzi popolari decisi alla vigilia dell’evento. Purtroppo la festa è stata rovinata, ma non solo per colpa nostra. Col Molfetta non ci sono attenuanti, ma domenica scorsa anche la malasorte si è accanita nei nostri confronti. Non meritavamo affatto di perdere”.
Sulla trasferta di Taranto: “Teoricamente siamo ancora padroni del nostro destino, ma sappiamo che il Taranto in casa poche volte sbaglia e che farà di tutto per vincere. Noi tuttavia non dobbiamo lasciare nulla d’intentato e vendere cara la pelle, anche per rispetto dei nostri tifosi. Poi sarà inevitabile lanciare uno sguardo anche sugli altri campi. Francamente non mi aspetto risultati sorprendenti in Francavilla-Sarnese, vista la netta differenza di motivazioni, mentre San Severo-Pomigliano è aperta a qualsiasi scenario”.
La Turris è attesa da 90 minuti di fuoco, dai quali a questo punto dipenderà anche il futuro in rossocorallo dello stesso Colantonio: “E’ vero che forse la contestazione non era rivolta direttamente a me, ma io non mi sottrarrò alle mie responsabilità. Il capo della barca sono io e se questa affonda naufraga anche il mio progetto, che non potrà continuare senza la permanenza in D. A questo punto siamo tutti in discussione, me compreso, e qualsiasi discorso futuro dipenderà dall’esito di questa stagione”.
Tuttavia il presidente aggiunge, lanciando anche una velata stoccata allo staff tecnico: “Ho fatto tutto il possibile per evitare che si arrivasse a tale scenario, pur premettendo all’inizio di questa avventura che un po’ di inesperienza era inevitabile pagarla. All’inizio abbiamo allestito un certo tipo di squadra perché eravamo partiti con forte ritardo e con una situazione debitoria tutta da quantificare. Non mi sono perso d’animo e credo a dicembre di aver fatto una campagna acquisti da playoff. Mi aspettavo altri risultati, ma ora non è il momento di rivendicare. Vedremo come andrà a finire ma, vada come vada, ho la consapevolezza di non aver lesinato sacrifici, contando esclusivamente sulle nostre forze. Senza dimenticare la mazzata di una penalizzazione che nulla ha a che vedere con la mia gestione”.