Colantonio: “Domenica una festa rovinata. Ora siamo tutti in discussione, compreso il mio progetto…”

01.05.2018 13:46 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Colantonio: “Domenica una festa rovinata. Ora siamo tutti in discussione, compreso il mio progetto…”
© foto di salvatore varo

Sono giorni delicati in casa Turris. La sconfitta con il Gragnano ha lasciato il segno ed ora tutto l’ambiente è profondamente demoralizzato per uno scenario che sembrava impensabile fino a poche domeniche fa. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente Colantonio, che non nasconde la sua amarezza per gli ultimi risultati che hanno clamorosamente riaperto il discorso salvezza: “Fino a poche settimane fa sembrava tutto finito ed invece ci siamo maledettamente complicati la vita da soli. Non so cosa dire, la delusione è enorme. Domenica c’erano tutti i presupposti per raggiungere il traguardo in casa, davanti anche ad una bella cornice di pubblico, determinata dai prezzi popolari decisi alla vigilia dell’evento. Purtroppo la festa è stata rovinata, ma non solo per colpa nostra. Col Molfetta non ci sono attenuanti, ma domenica scorsa anche la malasorte si è accanita nei nostri confronti. Non meritavamo affatto di perdere”.

Sulla trasferta di Taranto: Teoricamente siamo ancora padroni del nostro destino, ma sappiamo che il Taranto in casa poche volte sbaglia e che farà di tutto per vincere. Noi tuttavia non dobbiamo lasciare nulla d’intentato e vendere cara la pelle, anche per rispetto dei nostri tifosi. Poi sarà inevitabile lanciare uno sguardo anche sugli altri campi. Francamente non mi aspetto risultati sorprendenti in Francavilla-Sarnese, vista la netta differenza di motivazioni, mentre San Severo-Pomigliano è aperta a qualsiasi scenario”.

La Turris è attesa da 90 minuti di fuoco, dai quali a questo punto dipenderà anche il futuro in rossocorallo dello stesso Colantonio: “E’ vero che forse la contestazione non era rivolta direttamente a me, ma io non mi sottrarrò alle mie responsabilità. Il capo della barca sono io e se questa affonda naufraga anche il mio progetto, che non potrà continuare senza la permanenza in D. A questo punto siamo tutti in discussione, me compreso, e qualsiasi discorso futuro dipenderà dall’esito di questa stagione”.

Tuttavia il presidente aggiunge, lanciando anche una velata stoccata allo staff tecnico: Ho fatto tutto il possibile per evitare che si arrivasse a tale scenario, pur premettendo all’inizio di questa avventura che un po’ di inesperienza era inevitabile pagarla. All’inizio abbiamo allestito un certo tipo di squadra perché eravamo partiti con forte ritardo e con una situazione debitoria tutta da quantificare. Non mi sono perso d’animo e credo a dicembre di aver fatto una campagna acquisti da playoff. Mi aspettavo altri risultati, ma ora non è il momento di rivendicare. Vedremo come andrà a finire ma, vada come vada, ho la consapevolezza di non aver lesinato sacrifici, contando esclusivamente sulle nostre forze. Senza dimenticare la mazzata di una penalizzazione che nulla ha a che vedere con la mia gestione”.