Calcioscommesse: ondata di retrocessioni, esclusioni e radiazioni! Turris spettatrice interessata...

La Figc avrà tante grane da risolvere nelle prossime settimane dopo la bufera Calcioscommesse che ha sconvolto i campionati di Lega Pro e Serie D.
22.05.2015 06:08 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Calcioscommesse: ondata di retrocessioni, esclusioni e radiazioni! Turris spettatrice interessata...

Presidenti, dirigenti, giocatori, 13 club di Lega Pro e 4 di serie D, più le “new entry” Salernitana (neo promossa in serie B), Benevento e Ascoli. E siamo solo alla fase preliminare dell'inchiesta... In tutto sarebbero oltre 70 le persone coinvolte nell’operazione ‘Dirty Soccer‘, nuova bufera a base di scommesse scatenatasi sul calcio italiano. In base alle diecimila intercettazioni effettuate, ci sono nomi e partite sotto inchiesta e match per i quali sarebbe già stato accertato un condizionamento. Ma cosa rischiano le squadre ed i dirigenti coinvolti nell’inchiesta? Molto dipenderà dai capi d’imputazione e dall’applicazione del concetto di responsabilità diretta e/o oggettiva. Secondo l’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, "le conseguenze per il sistema, che ora rischia di implodere, sono devastanti. Questa indagine rispetto alle altre è condotta dall’Antimafia e questo la dice lunga sulla portata dell’inchiesta, con 1.267 pagine di atti. Invece l’altra inchiesta sul calcio scommesse, quella di Cremona, ne ha poche centinaia. I campionati di Lega Pro e Serie D sono fortemente a rischio, aspettiamoci un’ondata di retrocessioni, esclusioni e radiazioni....

LA GIUSTIZIA SPORTIVA - Oggi il nuovo codice di giustizia sportiva prevede per la responsabilità diretta di un club (scatta quando sono implicati presidenti e/o dirigenti) la retrocessione all’ultimo posto in classifica del campionato di competenza e la non assegnazione o la revoca del titolo di campione, nel caso la società in questione abbia vinto il torneo a cui ha partecipato. Di base c’è il concetto che le penalizzazioni debbano comunque essere “afflittive”, ovvero incidere in maniera pesante sulla classifica e sui risultati ottenuti. In ogni caso, per ciò che riguarda la responsabilità oggettiva, viene prevista la possibilità di graduare la sanzione a seconda della gravità dei casi. Si va dalla penalizzazione di uno o più punti in classifica alla retrocessione all’ultimo posto o l’esclusione dal campionato di competenza. In base a tutto ciò, c’è quindi il teorico rischio di dover riscrivere le classifiche di qualche campionato, senza dimenticare che nel frattempo si giocano playoff e playout con la presenza di alcuni dei club coinvolti. Ulteriori complicazioni, dunque, per il processo della giustizia targata Figc.

CORSA CONTRO IL TEMPO - Il lavoro che attende Palazzi, il quale ha già chiesto gli atti alla Procura di Catanzaro, è immane, ma il procuratore federale non può sentire chi è stato arrestato o si trova ai domiciliari. Logico che si tratti di una volata contro il tempo, perché i processi sportivi vanno conclusi entro fine luglio, ovvero prima che vengano fatti i calendari e i gironi, altrimenti l’inizio dei campionati di Lega Pro e serie D rischia di slittare. Tornando al capitolo rischi, tutto è chiaro quando si tratta di illecito sportivo accertato: i dirigenti e i tesserati che vengano riconosciuti responsabili di questo reato sono soggetti a sanzioni che possono andare dall’inibizione alla squalifica minima di tre anni. E’ prevista anche la possibilità della radiazione. Più lievi le sanzioni per omessa denuncia: si rischiano pene pecuniarie o, nel caso di calciatori e tecnico, di stop per alcuni mesi.

IN CHIAVE TURRIS - La Turris guarda da esterna l'evolversi di questa grottesca vicenda, come spettatrice interessata ai fatti, sostanzialmente per due motivi. Da una parte il presidente Giugliano ha già rivelato che, in caso di terremoto, valuterà anche l'ipotesi ripescaggio, ad oggi però quasi impossibile per la norma che vieta questa possibilità alle neopromosse. Dall'altra però, anche senza ripescaggio eventuali numerose ed eccellenti radiazioni in serie D renderebbero alcuni gironi, soprattutto quelli meridionali per le tante squadre incriminate, molto più "abbordabili". Pertanto anche senza spese smisurate, in mancanza di una concorrenza importante sia per valore che per bacini d'utenza, si potrebbe lottare per traguardi ambiziosi.