Calce: "Arleo inopportuno, ma non ci interessa. A Picerno solo per vincere! Sull'abbraccio in campo..."

04.05.2016 12:09 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Calce: "Arleo inopportuno, ma non ci interessa. A Picerno solo per vincere! Sull'abbraccio in campo..."
© foto di salvatore varo

Le parole del tecnico del Picerno Pasquale Arleo, prossimo avversario della Turris, non sono passate inosservate nell'ambiente corallino. Ma a tal proposito il dg biancorosso Vincenzo Calce predica calma e raccomanda tutti di non farsi distrarre dalle dichiarazioni del trainer potentino: "Per me si è trattata di un'uscita inopportuna e francamente non riesco a capire il senso del suo messaggio, non tanto nei nostri confronti ma verso i suoi giocatori. Ad ogni modo si tratta di un personaggio che non ho mai stimato calcisticamente. Tuttavia a noi non deve interessare cosa dice o pensa il tecnico del Picerno, ma dobbiamo pensare soltanto a noi stessi. Andremo per vincere a Picerno e non dobbiamo pensare che sia una passeggiata né allo stesso tempo un ostacolo insormontabile. Noi siamo la Turris e domenica scorsa siamo stati alla pari della capolista, rischiando anche di vincere. Pertanto abbiamo dimostrato che, se vogliamo e scendiamo in campo con la giusta mentalità, la salvezza nessuno ce la può strappare. La differenza la dobbiamo fare sul piano emozionale e motivazionale, consapevoli di poter contare sulla spinta di una tifoseria unica come la nostra. Siamo padroni del nostro destino e puntiamo solo ai tre punti, senza perdersi nella miriade di calcoli probabilistici".

IL RAMMARICO - Calce prova a spiegare il perché la Turris si sia ritrovata all'ultima giornata con la salvezza ancora in bilico: "Si è verificato un campionato anomalo, soprattutto nel girone di ritorno, dove la classifica si è accorciata parecchio per il grande equilibrio. La Turris i suoi punti li ha fatti, ma quest'anno la media salvezza si è alzata in maniera eccezionale. Lo dimostra il fatto che i playoff sono distanti da noi soltanto 7 punti. Purtroppo paghiamo quel filotto negativo (dal Potenza al Francavilla), in cui abbiamo rimediato solo 1 punto in 5 gare, penalizzati anche da alcuni episodi sfortunati. Se fossimo riusciti a racimolare giusto 2 o 3 punti in più, ora staremmo al sicuro. Ma nel complesso abbiamo dimostrato di meritare la permanenza in D".

L'ABBRACCIO A BORDO CAMPO - Il dg corallino rivela il retroscena sull'urlo di incitamento che squadra e staff tecnico hanno intonato nelle ultime due gare casalinghe a bordo campo, poco prima del fischio d'inizio: "E' stata una cosa che ho proposto ed è stata subito condivisa anche dai giocatori più esperti, nata dal fatto che a mio avviso la squadra aveva bisogno di una scossa forte nell'ultimo periodo, dal momento che in precedenza talvolta era stato sbagliato l'approccio al match. Stringersi e guardarsi negli occhi serve per formare un blocco compatto e per creare ulteriore energia. Abbiamo scelto volutamente di farlo in campo e non negli spogliatoi, per trasmettere reciprocamente una forte carica con il nostro pubblico. Cosa ci siamo detti in quei momenti? Che Torre non ha paura di nulla!".