B a 19 squadre, serie C sul piede di guerra: pronto un mega-sciopero per bloccare il campionato!

14.08.2018 17:54 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Fonte: tuttonapoli
B a 19 squadre, serie C sul piede di guerra: pronto un mega-sciopero per bloccare il campionato!

Nella serata di ieri si è creata una frattura profonda nel calcio italiano, ancor più profonda di quella che ha condizionato tutta l'estate pallonara delle categorie inferiori, non senza qualche intrusione nel calcio maggiore della Serie A abbagliata dall'arrivo di Cristiano Ronaldo e dal possibile sbarco di Luka Modric. La Serie B l'ha avuta vinta, con la FIGC che ha cambiato in corsa le regole, e ha dato il via alla nascita della stagione 2018/19 con il sorteggio dei calendari di un campionato anomalo a 19 squadre con blocco dei ripescaggi e al massimo uno spiraglio aperto per la Virtus Entella, fra le capofila della rivolta di cui parleremo a breve, qualora la penalizzazione di 15 punti inflitta al Cesena fallito venga confermata e fatta scontare nel 2017/18 e non nel campionato successivo (dove nessuno subirebbe penalità visto che il nuovo Cesena ha matricola diversa da quello appena fallito).

Una forzatura che comporterà ora una nuova serie di ricorsi che andranno a sommarsi a quelli che giù il Tribunale Nazionale Federale e il Collegio di Garanzia dello Sport dovranno esaminare dopo la pausa estiva. Ternana e Pro Vercelli hanno già presentato il loro, il Catania e la Robur Siena hanno già fatto sapere che ricorreranno in tutte le sedi opportune con l'ad etneo Pietro Lo Monaco pronto a “togliere anche i pantaloni alla FIGC” dopo questo cambio in corsa delle regole in barba agli statuti, mentre la Virtus Entella è addirittura pronta a creare un'associazione che tuteli le squadre rispettose dei regolamenti e si batta per un calcio più giusto. Ma non solo. La Lega Pro, per voce del suo presidente Gabriele Gravina, è pronta a bloccare il calcio con uno sciopero a cui sono pronti ad aderire anche i calciatori come ribadito sia da Damiano Tommasi che da Marco Biagianti.

Una situazione ai limiti dell'assurdo che mette in luce tutte le storture e le falle di un sistema calcio che naviga a vista senza una prospettiva comune e in cui ognuno tira acqua al suo mulino col rischio di prosciugare le risorse e far crollare tutto il mondo che gravita attorno al pallone.