Un anno di Turris: dalla fuga di Mox alla rinascita in extremis...

31.12.2014 06:25 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Un anno di Turris: dalla fuga di Mox alla rinascita in extremis...

Si chiude uno degli anni più tormentati della storia recente della Turris, a partire dell’era post fallimento. Un’altra annata iniziata col sogno Lega Pro e conclusasi con l’ennesima delusione per la piazza corallina, forse la più cocente tra le ultime ricevute. Infatti nel giro di pochi mesi la Torre del Greco sportiva non solo ha dovuto digerire un nuovo mancato ritorno nel professionismo ma, per di più, si è ritrovata in Eccellenza e salva quasi per miracolo, col serio rischio di veder morire per la prima volta i colori del cuore in 70 anni di storia.

ENNESIMA DELUSIONE - Uno scenario per molti versi inaspettato, se si pensa che agli inizi del 2014 la Turris occupava il vertice della classifica nel campionato di serie D, a contendersi la promozione con le nobili decadute Matera e Taranto. Nonostante un cammino altalenante gli uomini dell’allora tecnico Pensabene (subentrato a Castellucci in corso d’opera), complici anche le ripetute frenate delle dirette concorrenti, riuscivano a mantenere intatte le ambizioni di societá e piazza, tra le quali però non scattava mai il giusto feeling. Da una parte le pressioni di un ambiente che, a causa anche della rinuncia a priori del ripescaggio, esigeva tanto e perdonava poco; dall’altra le grosse lacune sotto l’aspetto comunicativo della proprietá, poco disponibile al confronto, alle critiche e al coinvolgimento dei tifosi, facevano in modo che il rapporto, salvato qualche tempo prima soltanto dalla vittoria della Coppa Italia, si incrinasse in maniera irrimediabile nei mesi successivi.

DIVORZIO ANNUNCIATO - Un divorzio, quello tra Moxedano e Torre del Greco, maturato e annunciato dallo stesso a piú riprese giá con largo anticipo, ribadito con maggior insistenza dal mese di marzo, quando, a testimonianza di un clima insostenibile tra le parti, si era verificato l’episodio della pretesa delle maglie da parte di alcuni supporters in occasione del pari col Metapontino. Da quel momento in poi infatti la squadra, pur rimanendo in gioco per il salto di categoria, scenderá in campo soltanto per il suo presidente, indossando la casacca verde e negando nelle gare interne il saluto al pubblico di casa. In questo frangente la societá dimostra scarsa voglia di voler riemarginare la ferita, emettendo soltanto comunicati provocatori, ed i tifosi si dividono sul da farsi, ma col passare del tempo aumenta sempre piú la schiera dei disaffezionati, i quali, sentendosi “estranei in casa propria”, abbandonano il Liguori in segno di protesta. Il connubio si chiude ufficialmente a tre giornate dal termine (con la Turris padrona del proprio destino in chiave promozione), quando Moxedano, in seguito ad un episodio violento avvenuto al Liguori durante gli allenamenti, decide di trasferire la squadra in un’altra sede per disputare le restanti partite casalinghe.

ESTATE ROVENTE - Finito il campionato, che vedrá il Matera andare in Lega Pro, si apre un’estate caldissima per Torre del Greco, che si ritrova senza titolo e senza presidente. Formalmente il titolo della Turris Neapolis (il cambio di denominazione era avvenuto solo parzialmente) è ancora disponibile: in uno degli ultimi comunicati Moxedano fa infatti sapere che lo stesso rimarrá a Torre del Greco se entro fine maggio si presenterá qualcuno per rilevarlo. Pochi si siedono al tavolo delle trattative e ritengono esosa la richiesta economica per la cessione del titolo che lo stesso Moxedano, come da molti previsto, riporterá nella sua Mugnano con l'originario nome F.C. Neapolis.

Nel frattempo le varie scadenze per le iscrizioni ai campionati si susseguono e sfumano anche le piste alternative per la salvare la Turris: da un lato la cordata Acampora, venuta meno dopo il bluff di chi doveva fungere da azionista di maggioranza, trattasi dell’ex patron del Terracina Attilio Saturno; dall'altro l’ex presidente Gaglione, coinvolto in una disperata raccolti fondi dal sindaco Borriello che si rivelerá un vero e proprio flop.

SALVEZZA IN EXTREMIS - Quando tutto sembrava ormai perduto, ecco spuntare a sorpresa negli ultimi giorni di luglio il gruppo di Giuseppe Giugliano, imprenditore stabiese che precedentemente aveva tentato di rilevare Nocerina e Cavese. Nel suo entourage spicca la presenza di Francesco Vitaglione, bomber indimenticato che proprio con la tifoseria corallina aveva instaurato un bellissimo rapporto nei suoi trascorsi da giocatore. La sua presenza si rivela infatti fondamentale per convincere Giugliano a fare calcio a Torre del Greco.

LA NUOVA ERA - La nuova societá vorrebbe cominciare la sua nuova avventura dalla serie D, ma i tempi a disposizione sono strettissimi e l’unico titolo disponibile è quello della Puteolana, che peró alla fine, nonostante un accordo di massima per il suo trasferimento, rimane a Pozzuoli, lasciando nuovamente di stucco la tifoseria biancorossa. A questo punto l’unica chance per rimanere in vita è quella di ripartire dall’Eccellenza ed il gruppo di Giugliano accetta la sfida, rilevando il titolo del Miano e allestendo una squadra in grado di tornare ben presto in Interregionale. Inoltre la nuova proprietá attua una efficace politica di aggregazione e coinvolgimento dei tifosi, che rispondono con entusiasmo, facendo segnare il record di abbonamenti dell’ultimo decennio con più di 250 tessere sottoscritte.

L’inizio di stagione della nuova Turris è straripante, con 10 vittorie consecutive tra campionato e coppa. Nella compagine corallina, guidata dal navigato tecnico Santosuosso, c’è la giusta miscela di qualitá ed esperienza con i vari De Carlo, Manzo, Imparato, Majella, Grezio ecc.. I biancorossi partono a razzo, ma strada facendo subiscono brusche frenate a causa di una serie innumerevole di infortuni. Tuttavia riescono a concludere il girone d’andata in piena lotta promozione, a 3 lunghezze dalla capolista Sessana. Appuntamento dunque rinviato al prossimo anno, con la speranza che sia quello giusto per riportare sorrisi e trionfi nella storia corallina...