Il riscatto di mister Di Maio: la svolta col cambio di modulo...

29.10.2015 13:46 di  Vincenzo Piergallino   vedi letture
Il riscatto di mister Di Maio: la svolta col cambio di modulo...

Dalle 8 reti subite ed un solo punto conquistato tra Potenza, Nardò e Gallipoli, ai 4 punti e 0 gol incassati con Marcianise e Taranto. I numeri certificano in maniera evidente il cambio di rotta della Turris avvenuto nelle ultime due gare. Dalla sfuriata post Gallipoli e Nardò la compagine corallina è tornata a far punti, ma soprattutto ha ritrovato un equilibrio smarrito dopo le prime giornate. Un'inversione di tendenza dovuta non tanto al livello di difficoltà dell'avversario, che è rimasto pressoché identico se non addirittura superiore, ma al cambio di mentalità della squadra, strigliata in maniera forte dopo l'infausta trasferta pugliese e chiamata dalla società a ritrovare le motivazioni giuste per non disperdere l'ottimo inizio di stagione.

LA SVOLTA - Merito dunque dei giocatori, ma soprattutto di mister Di Maio. E' innegabile infatti che nel ritrovare la solidità perduta ha inciso anche il cambio di modulo operato dal trainer corallino. Una metamorfosi tattica cominciata in quel di Marcianise con il passaggio alla difesa a 4 e perfezionata in occasione della sfida col Taranto con la scelta del 4-3-3 (o 4-2-3-1, se consideriamo la posizione più avanzata di Pistone), riportando Yeboah sull'esterno. La sostanza tuttavia non cambia: in questo modo mister Di Maio ha recuperato un centrale esperto come Imparato, che nella difesa a 3 si stava perdendo, ed ha trovato un assetto che gli permette di coprire meglio il campo, sfruttando la facilità di corsa delle ali Yeboah e Schettino, pronti a formare un compatto centrocampo a 5 in fase di non possesso.

IL RISCATTO - Bravo dunque il tecnico stabiese a rivedere le idee iniziali e a studiare uno schieramento che possa sfruttare ancora meglio le caratteristiche della sua rosa, riscattando le critiche, forse esagerate, piovutegli dopo Gallipoli. Una rosa formata da elementi duttili e che all'occorrenza possono rendere la Turris camaleontica, capace di adeguarsi all'avversario di turno. La strada intrapresa sembra quella giusta e mister Di Maio avrà tempo e modo per migliorare ulteriormente la fase offensiva, cercando di poter sfruttare ancor più adeguatamente un ariete d'area come Tarallo con più cross dalle fasce, come da lui stesso dichiarato. Questo non significa tuttavia accantonare definitivamente il 3-4-3, modulo che ha dimostrato di poter assicurare una certa spinta offensiva e che potrebbe tornare utile in certe occasioni, come ad esempio in casa contro squadre di inferiore o pari livello, arroccate in difesa dal primo minuto.

IL FUTURO - Oltre al piano tattico mister Di Maio dovrà continuare a lavorare anche sul piano mentale dei suoi giocatori, evitando gli sbalzi di umore tipici delle squadre molto giovani, che alla lunga possono costare punti importanti verso la salvezza. Intanto, però, l'ex Nuvla il suo riscatto l'ha ottenuto.