Beffa salutare: nessuno regala niente!

25.03.2015 19:24 di Vincenzo Piergallino   vedi letture
Beffa salutare: nessuno regala niente!
© foto di salvatore varo

Nel motivare il pari con l'Ercolano, tra disamine tattiche e tecniche, il nostro punto di vista al proposito è più semplice di quello che si possa pensare: la Turris ha compiuto una delle ingenuità più comuni, cioè quello di mollare psicologicamente dopo il doppio vantaggio, pensando che fosse fatta, raggiungendo il massimo risultato con il minimo sforzo. In virtù di ciò la beffa cocente di domenica non può che essere salutare, in quanto conferma che in questo girone, come giusto che sia, nessuno regala niente. Gli uomini di Santosuosso hanno dimostrato di essere ampiamente superiori alle squadre finora incontrare, sia per qualità che per esperienza. Ma allo stesso tempo si è visto anche che, non appena si abbassa la guardia e la soglia della tensione, anche l'avversario apparentemente più facile può nascondere delle insidie.

Ben venga dunque questa piccola frenata, che permetterà ai corallini di affrontare le ultime tre gare, sulla carta ampiamente alla portata, con la giusta cattiveria. La Sessana a -2 non preoccupa più di tanto perché, come dichiarato da Santosuosso, se "la Turris si comporta da Turris" non ci sarà alcun problema nel raggiungimento della serie D.

Tutto sta appunto nella testa più che nelle gambe: la squadra non deve commettere l'errore di sottovalutare i prossimi impegni, lasciandosi distrarre dal fatto che si giocherà contro squadre che hanno già raggiunto i rispettivi obiettivi. La storia dimostra che contro la casacca corallina nessuno si è mai risparmiato anzi... Quando ci sono di mezzo gemellaggi ecc., la Turris si deve sempre guadagnare la pagnotta! La spiegazione è semplice: il nome Turris è sinonimo di visibilità e prestigio, fattori da non sottovalutare soprattutto in queste categorie, dove giocatori perlopiù sconosciuti cercano di sfruttare queste sfide per salire alla ribalta e farsi notare da qualche addetto ai lavori.

Tuttavia la presenza in rosa di elementi del calibro di De Carlo, Manzo, Imparato, Grezio, Majella, Santosuosso, tutta gente che ha già vinto svariati campionati, trasmette una certa sicurezza. Uomini navigati e consapevoli che anche un cammino eccezionale sarà rapidamente dimenticato se non sarà servito ad ottenere l'obiettivo stabilito.